Sono davvero tante le persone che nel corso della loro vita hanno intrapreso uno o più percorsi nutrizionali con la finalità di perdere peso. Molto spesso però dopo i primi mesi di successo iniziale queste strategie sembrano smettere di funzionare e il peso può essere totalmente ripreso. Perché succede questo?

Le diete che portano a una riduzione del peso sono chiamate “ipocaloriche” e comportano necessariamente una limitazione nella quantità e tipologia di alimenti assunti. Attenzione però: limitazione non eliminazione!

Diversi studi hanno dimostrato come regimi alimentari particolarmente restrittivi portano effettivamente a un calo di peso nel breve termine (per la maggior parte delle persone qualche mese) ma sono associati ad un aumento di peso nel lungo termine. In sostanza privarci del cibo in maniera troppo restrittiva e troppo poco flessibile ci fa si dimagrire, ma passati alcuni mesi il peso viene ripreso spesso con gli interessi.

C’è una buona notizia però: un buon numero di persone che inizia un programma finalizzato alla diminuzione del peso riesce nel suo obiettivo mantenendo i risultati per molto tempo. Qual è il segreto di queste persone? Il segreto sta nella rigidità/flessibilità con cui viene attuata la restrizione. Le persone che adottano un atteggiamento deciso ma flessibile nei confronti del piano alimentare sono quelle che raggiungono e mantengono i risultati più a lungo. Cosa significa essere flessibili? Significa misurare si il cibo ma non limitarlo in maniera ossessiva o eliminarlo del tutto.

Spesso nel confronti del cibo abbiamo un pensiero “tutto o nulla”: o si segue una privazione restrittiva al 100% o, appena si attua qualche “eccezione”, oramai il lavoro è compromesso e si riprende a mangiare in maniera incontrollata. Questa non è la strategia vincente!

Se i comportamenti eccessivamente restrittivi non sono efficaci sul lungo periodo, un predittore positivo dell’efficacia delle strategie atte a perdere peso è l’autoregolazione del comportamento alimentare: ci sono giorni in cui si ha più fame di altri e va bene mangiare un po’ di più e ci sono giorni che si ha meno fame ed è giusto mangiare un po’ di meno. Ci saranno giorni o occasioni in cui sarà difficile resistere al “dolcetto” e va bene concedercelo! Le persone che si definiscono capaci di autoregolarsi percepiscono le “trasgressioni” al piano alimentare come meno gravi rispetto alle persone con atteggiamenti troppo restrittivi e riescono a viverle e a gestirle in maniera più serena. Questo comportamento a lungo andare ripaga nei risultati!

Attenzione inoltre al tono dell’umore: ansia, stress e depressione vanno a influire sull’efficacia di un programma nutrizionale in negativo. Spesso in questi casi è bene affiancare il percorso nutrizionale con un percorso psicologico di sostegno. Importante anche considerare che in tutti i casi, ma soprattutto se si tratta di ragazzi giovani, avere il sostegno e l’appoggio della famiglia è importantissimo per incrementare le chance di raggiungere il proprio obiettivo.

Oltre a un regime alimentare ipocalorico altri due fattori vanno a influire molto sull’efficacia nella perdita di peso. Questi due aspetti, da non sottovalutare, sono lo stile di vita e l’attività fisica. Una persona che ha uno stile di vita sano e che unisce una corretta alimentazione a un buon livello di attività fisica (meglio se specificatamente formulata per la perdita di peso) ha molte probabilità in più di raggiungere la meta ed ottenere i risultati sperati!